cinema

Storie dell’altro mondo

Rassegna di cinema e cultura d’africa e d’oltre

“Non c’e nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima”

 

– Ernst Ingmar Bergman

Il cinema è narrazione. E’ un modo immediato di creare storie e trasmettere immagini del nostro mondo. I film agiscono sugli spettatori come testimonianza diretta di quello che succede intorno a noi. E’ un potente mezzo di comunicazione grazie alla sua struttura che unisce livello sonoro con il livello visivo e questa combinazione sa evocare nelle persone forti sentimenti. Facendo scaturire queste emozioni è portatore anche di messaggi e fa riflettere su grandi temi di attualità.

Quando?

Ogni due anni ha luogo la nostra “rassegna di cinema e cultura africana” denominata “Storie dell’altro mondo”.
Questo evento ha inizio nel 2004 e, come appuntamento fisso, arriva con i primi caldi.

 

Siamo giunti già alla 7ᵃ edizione di questa manifestazione e vogliamo chiarire alcuni punti fondamentali riguardanti il nostro evento

A chi ci rivolgiamo?

Ci rivolgiamo alle scuole, che partecipano alla rassegna la mattina con film adatti a un pubblico giovane, e ai cittadini, che sono invitati il pomeriggio e la sera a prendere parte alle proiezioni e agli eventi collaterali. Ad accompagnare la visione dei film durante tutta la rassegna ci sono ospiti che trattano i temi oggetto della rassegna sotto il profilo: giornalistico, geopolitico, artistico, audiovisivo, sociale con testimonianze e argomentazioni avanzate da chi è impegnato in prima linea nella difesa dei diritti inviolabili e inalienabili dell’uomo.

Che temi affrontiamo?

La rassegna ha lo scopo di sensibilizzare i partecipanti su argomenti sensibili del mondo contemporaneo.

 

Le tematiche che trattiamo riguardano le disuguaglianze Nord -Sud del mondo, macro-area che include il tema della sovranità alimentare e del diritto inalienabile al cibo di intere popolazioni soggette irrimediabilmente a carestie frutto dei cambiamenti climatici che stanno affliggendo il panorama globale.

L’educazione alla mondialità, all’intercultura, al dialogo interreligioso, alla convivenza, alla diversità intesa come ricchezza e non come minaccia sono altri degli aspetti che ci devono far interrogare sul nostro essere cittadini ma prima ancora sul nostro essere uomini e donne “co-responsabili” e rispettosi verso ciò che calpestiamo: la madre terra, verso colui che mi sta accanto: l’altro diverso da me ma per il quale io esisto e verso ciò che sta sopra di me: quell’unico Dio che ci fa essere tutti fratelli.

“Il volto dell’Altro mi coinvolge, mi pone in questione, mi rende immediatamente responsabile…”

– Emmanuel Levinas

Da qui la nostra attenzione da sempre, ma ancor di più in questi ultimi anni, verso l’argomento dell’”accoglienza” che ci ha portato a trattare il tema dei flussi migratori, del viaggio, della conoscenza dell’altro….dell’erranza come situazione che da sempre contraddistingue l’essere umano in un alternanza pericolosa tra il suo stato naturale e il bisogno di sopravvivenza.
Amani Nyayo Onlus

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