Poche briciole
Lotta alla malnutrizione e alla mortalità materno-infantile nel comune di Tougourì in Burkina Faso

Il C.S.P.S (Centro di salute e promozione sociale) ospita le madri con i loro bambini malnutriti o con gravi patologie legate alla cattiva assunzione di cibo e offre assistenza sanitaria alla popolazione del villaggio di Tougourì.
Insieme alla maternità, è il risultato di una storia di 13 anni in cui la Diocesi di Lucca, con i propri missionari, ha saputo testimoniare la propria opera alle molte persone che in Italia continuano ad offrire il loro aiuto allo sviluppo di questo progetto.
L’11 novembre 2017 è stato inaugurato il reparto maternità che ha acquisito piena autonomia il 30 novembre 2017.

In Africa “Il rischio di mortalità materna” è in rapporto 1 a 39, contro 1 ogni 4.700 per una donna europea o nord-americana (dati OMS). L’80% delle cause di decesso in Africa è ascrivibile a: emorragie o infezioni susseguenti il parto, ipertensione durante la gravidanza, un aborto praticato in condizioni non sicure. Nei casi residui, la causa della mortalità è imputabile alla malaria o altre malattie.
Un’emorragia grave post-parto può uccidere un bambino nell’arco di due ore se non si beneficia di alcun assistenza medica.
Avere una struttura equipaggiata con personale sanitario fa la differenza.

 

​Dall’apertura della struttura (1986) fino ad oggi sono stati registrati per l’attività di consultazione e cura ben 36.598 pazienti con una presenza che si è stabilizzata sulle 6.000 unità annue.
Personale del C.S.P.S: 2 infermiere specializzate, 1 infermiere statale, 1 agente itinerante di salute, 1 ostetrica , 1 farmacista, 2 animatrici per le mamme, 2 donne e 1 ragazzo per l’igiene dei locali, 2 guardiani.

Si riparte da zero
Contro l’emergenza umanitaria in Burkina Faso

Dopo la destituzione del presidente Blaise Kompaoré nel 2014 e il ritorno all’ordine costituzionale nel dicembre 2015 il Burkina Faso è sotto l’attacco di frange terroristiche e di forme di estremismo religioso. La zona al confine con il Mali nel nord del paese è la più critica e costringe intere famiglie a lasciare i propri villaggi per trovare rifugio nelle città più vicine fra cui Kaya.

 

Ecco che il nostro intervento è volto essenzialmente ad agire su due livelli:
1) emergenziale: per offrire la prima assistenza alle famiglie sfollate.
2) di sviluppo: utilizzando il microcredito per formare famiglie nell’attivazione di piccoli commerci volti a garantire l’autosussistenza.

 

 

Obiettivi perseguiti:

– Offrire assistenza sanitaria e alimentare alle famiglie sfollate concentrate nella città di Kaya e in fuga dai propri villaggi nel nord del Burkina Faso
– Favorire l’autonomia economica e l’autosussistenza dei nuclei familiari ricorrendo al microcredito per avviare piccole attività commerciali
– Ridare dignità alle famiglie attraverso una strategia non solo assistenziale ma anche formativa e professionalizzante;
– Evitare l’insorgere di conflitti o di tensioni tra le famiglie e i cittadini di Kaya attraverso forme di “conciliazione” e di incontro.

 

Azioni

– Selezione di 100 nuclei familiari presenti a Kaya cui destinare l’assistenza alimentare e sanitaria;

– Distribuzione di un kit da cucina (pentole, mestoli, secchi, tazze…) per 100 famiglie;
– Somministrazione di prodotti alimentari a base di farina di miglio, riso e olio a 100 famiglie. La distribuzione avviene in luoghi specifici dietro presentazione di un badge identificativo;
– Individuazione di almeno 20 famiglie cui destinare il microcredito per attivare piccole attività commerciali ed evitare che le famiglie ricadano nella precarietà economica una volta terminati i viveri di prima necessità;
– Accompagnamento delle famiglie nella fase di svolgimento delle attività di microcredito per rilevare criticità o predisporre diverse strategie di azione.

Amani Nyayo Onlus

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