Accompagnare la famiglia nel cammino di integrazione nella società italiana e di inclusione nel contesto lucchese. L’obiettivo è quello di aiutarla a raggiungere una propria autonomia di vita, lavorativa, economica (è previsto che quest’ultima si concretizzi dopo circa due anni dall’arrivo).
Il processo di accoglienza prevede un gruppo di volontari lucchesi che siano disposti a dedicare tempo, capacità e risorse nel processo di integrazione e di autonomia della famiglia. I volontari si dividono in “sostenitori economici” e “partecipanti attivi”. I primi supportano economicamente il progetto con una donazione continuativa a importo fisso e cadenza mensile oppure con una donazione una tantum. I secondi sono circa 35 persone che sostengono attivamente il processo di accoglienza della famiglia (suddivisi in “gruppi di servizio” a seconda del campo di impegno scelto: abitazione e spesa, ricerca lavoro, scuola, insegnamento dell’italiano, salute, aspetti finanziari, aspetti amministrativi e comunicazione sui social).
Nel progetto “LuccAccoglie” sono coinvolti enti e associazioni a carattere locale e nazionale, come: Amani Nyayo, associazione di volontariato di Lucca che realizza interventi e progetti di cooperazione nel Sud del mondo e che ha sposato il progetto di accoglienza promuovendone attivamente la realizzazione; Operazione Colomba, attiva nel campo profughi di Tel Abbas, dove valuta le condizioni dei diversi nuclei familiari per una eventuale partecipazione ai Corridoi Umanitari; la Tavola Valdese e la Comunità di Sant’Egidio, che si occupano di organizzare l’arrivo della famiglia in Italia e di sostenerne economicamente il viaggio dal Libano al territorio italiano.
L’arrivo della famiglia a Lucca avverrà attraverso i Corridoi Umanitari, strumento legale che dà la possibilità agli Stati europei, di fronte a crisi umanitarie, di concedere dei visti per garantire diritti e protezione. Questa modalità è un’alternativa alle pericolose e spesso mortali rotte migratorie che le persone sono costrette ad intraprendere per giungere in Europa.
Per il sostegno economico è indispensabile raccogliere sia un tesoretto iniziale di 15mila euro (per permettere di ufficializzare la disponibilità ad accogliere), sia una somma mensile necessaria al mantenimento della famiglia, la cui cifra varia a seconda della sua specificità (numero di membri, età, particolari necessità sanitarie o altro), oltre che ad alcune variabili dell’accoglienza (affitto dell’alloggio o comodato d’uso gratuito con sole utenze a carico, ecc.). Idealmente per una famiglia di 5 membri con un affitto a carico, le spese potrebbero aggirarsi intorno ai 2.000 euro mensili (cifra stimata in maniera approssimativa che trae fondamento da esperienze precedenti di accoglienza tramite Corridoi Umanitari in altre città italiane).
Ci stiamo preparando per accogliere una famiglia siriana nella nostra città…
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